Fu allora che abbiamo deciso di andare a vedere questo bambino .
Dovevamo partire per il suo paese le 19 del giorno dopo la scelta , dopo aver ricevuto il permesso per andare a vedere il minore ; Quando il pomeriggio dopo siamo andati al Dap per i permessi , ha iniziato a nevicare a dirotto , ci fu una bufera di neve che paralizzò tutta Kiev !!! Usciti dal Dap , la referente già ci aspettava alla stazione con i biglietti , pronti per partire , ma per causa delle macchine che restavano ferme per la troppa neve in mezzo alle strade , che slittavano come pazzi , abbiamo perso il treno e siamo ritornati nello stesso appartamento che avevamo affittato fino al pomeriggio , rimanendo bloccati per due giorni !!!
Dopo varie peripezie , siamo riusciti a partire con il treno delle 19 e siamo arrivati a Slaviansky alle 7 del 21/12 / 2009 , la strada era strapiena di ghiaccio e neve , era uno scenario da brividi , sembrava di essere in una città scordata dal Signore !!!
Ci è venuto a prendere un amico della referente , che insieme a sua madre abitava nella casa in cui dovevamo rifugiarsi in quel periodo dell ‘ adozione . Arrivati a casa , ci rimboccammo le maniche , ci voleva un bel fegato ad entrare in quella casa per l ‘ odore e per l ‘ arredo : in modo particolare , la stanza dove dovevamo dormire era un buco di due metri per tre , con un divano-letto a una piazza e mezza , con un materassino di 5 cm ; la cucina era microscopica 3 m per 3 , ma quello che ci faceva più ribrezzo erano le posate e le pentole lasciate fuori dagli sportelli , i biscotti sul centro tavola senza essere coperti , con un gatto che gironzolava attorno a quei biscotti!
Appena entrati , ci accolse subito la mamma di Mihail , Tania , la quale ci salutò in italiano (con accento russo) , subito ci preparò da mangiare , una colazione ricca di salumi , formaggi , pane fritto con le uova , ecc…
Dopo esserci riforniti anche di caffè , siamo andati con la referente in giro per il comune , per chiedere il permesso di vedere il bambino .
Dopo aver ottenuto i permessi , prendemmo un taxi , in piazza ; durante il tragitto , vedevo e sentivo chiacchierare la nostra referente e il tassista , una volta scesi da quella specie di rottame , la referente ci disse che il tassista le aveva detto di non dare a noi nessun bambino , perchè noi italiani maltrattiamo i bambini e vendiamo gli organi !!!! Entrammo nell ‘ istituto e aspettammo la direttrice che ci fece le prime domande essenziali : ha voluto sapere della nostra storia , che attività facevamo , ecc…
All ‘ improvviso vediamo una luce entrare dal corridoio alla stanza della direttrice , il cuore ci batteva forte , si avvicinava nostro figlio accompagnato dalle maestre !!
Appena entrato , ci salutò tutti , subito ci disse che non voleva essere adottato e ne baciato (era tutta una finta che le tutrici gli hanno fatto fare per non farcelo adottare) ; mia moglie era amareggiata a sentire questo , ma io ero più che tranquillo , perchè si vedeva che rideva sotto i baffi .
Quando uscì da quella stanza , ci invitò a ritornare a trovarlo . Così fu , alle quattro di pomeriggio ritornammo con un taxi ( era il cognato della signora Tania ) , lui ci aspettava già dietro la porta e quando ci vide , ci saltò in braccio e ci strinse forte !!!!!!! Il nostro cuore batteva così forte da spaccarsi e sentivamo il suo fare scintille , aveva tanto bisogno di essere coccolato e di amare un papà e una mamma . Tutti i giorni facevamo così , giocavamo , portavamo succo , biscotti , caramelle , e lui era felicissimo !!!
Intanto , il giorno dopo , la referente già ci aveva preparato tutti i documenti per chiedere il giorno della sentenza . Essendoci le ferie di natale , aveva fatto la richiesta al giudice che c ‘ era quel giorno , di anticipare la data della sentenza , per rimanere in quel posto meno tempo possibile . Mentre eravamo in un ristorante , il più lussuoso di quel paese , che si chiamava Palermo , arrivò la telefonata in cui ci dicevano che il giudice , per anticipare la data della sentenza , ci ha chiesto 40 mila euro , perchè gli americani fanno così.
Ovviamente abbiamo rifiutato , e grazie a lui siamo dovuti rimanere in quel paese per un mese e mezzo in più.
Passavamo i giorni oziando nella sala da pranzo , dove vedevamo la tv italiana , le reti mediaset , la rai , ma anche telepace e teleradioPadrepio .
Uno dei giorni dell ‘ avvento , abbiamo seguito una messa su telepace , e come lettura c ‘ era la storia di Samuele , il quale nacque da una donna che non poteva avere figli ; questa storia ci stupì e decidemmo che il nome adatto che dovevamo dare a nostro figlio , era proprio “Samuele ” che significa “dono di Dio ad una donna che non poteva avere figli ” .
Uno di quei giorni fummo invitati da Samuele a guardare una recita che avevano preparato loro per la festa di Natale e noi ci andammo volentieri , anche se sapevamo già che non avremmo capito un tubo .
La recita , con nostro stupore , iniziò con un balletto , proprio con “il ballo del qua qua” , di Romina Power !!!!!!!!
Lui , appena ci vide , ci sorrise a 360° , e mentre recitava e ballava , guardava verso di noi !
Arrivò il 25 Dicembre , ovviamente per noi è il giorno del Santo Natale , ma per gli ortodossi , no !!! Il loro Natale è il 7 Gennaio , infatti quel giorno siamo rimasti soli , loro sono andarono a lavoro .
Arrivò la vigilia di capodanno , era il primo capodanno che trascorrevamo lontano da tutti , non potevamo abbracciarci con nessuno dei nostri cari , come facevamo ogni anno ; avevamo un nodo in gola , ma ci facemmo forza , festeggiammo con loro , quella che ormai chiamavamo mamma Tania , suo figlio Mihail , e la famiglia del tassista , compresa la nonna Nedda !!!
Brindammo con Vodka , il cenone era ricco di verdure e insalate russe , altro che scacciate e pizze !!!
Passarono altri 16 giorni , era la festa di San Giovanni Battista , tutti gli ortodossi ricordano il battesimo di Giovanni e vanno a lavarsi nelle acque gelide dei fiumi , così loro ci hanno portati in un grandissimo monastero , dove sorge un lunghissimo fiume , che quel giorno era un pezzo di ghiaccio , con la temperatura a – 35° !!!
Proprio mentre noi trascorrevamo increduli a questo giorno , mio suocero morì , e prima di morire fece promettere a mia suocera che non ci avrebbero fatto sapere niente !!!
Il giorno dopo , telefonammo a casa per sentire i nostri suoceri , Maria ad un certo punto gridò fortissimo , cadendo per terra , non si poteva mantenere calma nemmeno un po !!! Sua mamma la avvertì della morte di suo papà .
Quando arrivò da lavoro mamma Tania , ci vide turbati e domandò che cosa fosse successo . Quando raccontai il fatto , lei si andò a cambiare e subito corse da Maria ad abbracciarla e a confortarla ,come una vera mamma !!! Era vero quello che disse a sua figlia Maria prima di partire : ” dammi un altro bacio ,perché quando ritornerai , non mi troverai più vivo!!!”.
Da quella sera maledetta , ci rimboccammo le maniche , dedicammo tutti i sacrifici e i nostri problemi a suo padre , ma nello stesso tempo ci sentivamo sconfitti e provavamo odi per quel giudice che non ci ha anticipato il giorno della sentenza !!!!
Si avvicinava sempre di più il giorno della sentenza , il fatidico 2 / 2 /2010 , passava il tempo e lo sconforto ci teneva sotto tiro e combattevamo contro la nostalgia dei nostri cari , della nostra casa !!
Finalmente giunse il 2 Febbraio e ci presentammo davanti al giudice per la sentenza , quell ‘ aula era così squallida da fare impressione , ma abbiamo tenuto duro !!!
Ci emozionammo a sentire legger dal giudice la nostra storia , tutto quello che aveva scritto la psicologa e l ‘ assistente sociale , ma soprattutto ci emozionammo a sentire leggere che Samuele aveva una gioia infinita nel diventare nostro figlio e che ci voleva un gran bene !!!!!
In 30 minuti la sentenza era già terminata con esito positivo , con gli auguri del giudice e da quel momento non ho potuto fare a meno dii piangere dalla gioia perché il bambino era già nostro , avevamo coronato il nostro sogno d’ amore !!!
Mia moglie invece di piangere , stava per collassare , e le scese la pressione massima a 60 .
Usciti dal tribunale , siamo andati a trovare Samuele e a festeggiare con la direttrice dell ‘ orfanotrofio , portammo dappresso una scatola di cioccolatini e una bottiglia di spumante ; fuori nel cortile , ci vide il nostro Samuele , il quale ci saltò addosso e volle venire anche lui dalla direttrice …
La direttrice ci fece accomodare e lui si sedette su di me , e quando mi vide piangere dalla gioia , mi abbracciò fortissimo quasi a sentire il suo cuore che tremava e mi asciugò le lacrime con le sue manine delicatissime !!!!!!!
Aspettammo fino al 16 febbraio per poter prendere per sempre il nostro Samuele , prima abbiamo fatto tutti i documenti per il rientro a Kiev , tra cui il passaporto suo , che lo abbiamo avuto in mezz ‘ ora alla modica somma di 550 euro , e il suo nuovo certificato di nascita con il nostro cognome !!!
Arrivò finalmente il 17 febbraio, alle 16 e 30 andammo all ‘ istituto per festeggiare con la direttrice .
Dopo aver pianto un altro po per l ‘ emozione , dopo aver ascoltato i ringraziamenti e i preziosi consigli della direttrice su come ci dovevamo comportare con lui , siamo finalmente scesi giù per preparare Samuele e portarlo via , dargli la libertà !!!!!!
Mi ricordo come se fosse ora la reazione del nostro Samuele , dopo essersi spogliato , calpestò quei stracci che vestiva , come un rifiuto totale per quello che gli avevano fatto fino a quel momento !!!
Giunti al momento dei saluti con i suoi compagni di avventura , tutti si emozionarono , ma una bambina in particolare si mise a piangere forte , questa ragazzina si chiama Larissa e sette mesi più tardi fu adottata da una coppia di S. Agata di Militello ( ME).
Ad un certo punto si aprirono le porte dell ‘ orfanotrofio , come se gli è stata aperta una gabbia per un uccellino . Era di una comicità incredibile vederlo camminare felice in mezzo a quel viottolo pieno di ghiaccio , ma era più comico ancora vedere noi impauriti di cadere mentre lui ci trascinava fuori da quel cancello!!!!!!
Quando siamo andati a casa , ci ha accolti la signora Tanya , subito chiamò tutti i parenti suoi e preparò l ‘ ultima cena , eravamo tutti emozionati , perché ormai dopo due mesi e mezzo ci eravamo affezionati a quelle persone !
Nel tragitto dall ‘ orfanotrofio alla casa , ci domandava spesso quanto
tempo dovesse restare con noi , ma non potevamo immaginare che ce lo domandava perché aveva avuto una brutta esperienza .
Giunse l ‘ ora di andare a prendere il treno , ci vollero accompagnare tutti a prendere il treno , nonostante il gelo ed il freddo cane che c ‘ era quella sera , come del resto tutto il tempo della nostra permanenza (la temperatura toccò i -35°), venne alla stazione anche nonna Nella !!!!!!!!!!
Quando arrivò quel treno , Samuele si strinse a sua madre , si spaventò tantissimo del fischio del treno e poi non aveva mai visto un treno.
Tutti , proprio tutti , ci siamo messi a piangere al momento dei saluti , avevamo un nodo in gola , era come se lasciavamo la nostra famiglia !
Dopo cinque minuti di emozione e di lacrime , il treno partì direzione Kiev ; quella notte non si dormì per niente perché Samuele era ossessionato dall ‘ accendere la luce del vagone , poi dalla forte emozione , di dormire accanto alla sua nuova famiglia con la sua mamma e il suo papà ! Aveva una gioia irrefrenabile che lo manteneva sveglio senza problemi.
Dopo 12 ore di treno , arrivammo a Kiev , la referente ci accompagnò nella nuova casa .
Passammo un ‘ altra settimana a Kiev , per aspettare il visto all ‘ ambasciata italiana e per andare a pagare una tangente all ‘ apostille, dove controllavano la firma del giudice : in pratica la firma secondo loro era falsa per avere la A iniziale e la O finale del nome scritte un po più grosse , quindi significava tornare di nuovo nel paese suo , rifare la sentenza , ecc… invece con 370 euro si aggiustò la firma del giudice .
A Kiev , il giorno uscivo io e Samuele per sbrigare tutti i documenti , per andare a fare la spesa , mentre Maria la lasciavo riposare dopo le notti insonne che ci faceva passare Samuele : dall ‘ emozione , Samuele si svegliava alle 4 e 30 del mattino , per andare in bagno , da quel momento non si dormiva più , ed incominciava lo spettacolo perché si voleva lavare i denti , voleva mangiare la pastina di mattina e così via !!!!!!!!
Dovevamo stare sempre vigili e attenti perché poteva farsi male o
Fu una settimana molto stressante , ma alla fine è passato anche questo , riuscimmo a partire da quella casa e andammo all ‘ aeroporto , il nostro cuore batteva a mille all ‘ ora , finalmente dopo 82 giorni stavamo rientrando a casa nostra , con un figlio da amare e accudire !!!
Quando siamo saliti sull ‘ aereo , Samuele non si spaventò , solamente si meravigliò da tanti bottoni e pulsanti che trovò dentro quell ‘ aereo .
All ‘ aeroporto raccontava a tutti la sua storia , che noi eravamo i nostri genitori che lo stavamo portando in Italia e che lo abbiamo salvato da quel carcere quale era per lui quel maledetto orfanotrofio .
A Roma , ci fu un ritardo di un ora , quindi invece di arrivare a Catania alle 23 , arrivammo a mezzanotte .
Emozionatissimi scendemmo da quell ‘ aereo e andammo a prendere le valigie , appena si aprì la porta che portava nella sala d ‘ attesa , ci hanno accolto tra le lacrime e lo stupore di tutti , tutti i nostri parenti ed amici .
Arrivammo a casa nostra all ‘ 1e30 , era da filmare la gioia incontenibile di Samuele nel vedere la sua casa , la sua stanzetta addobbata da cartelloni e da palloncini che davano il benvenuto a questo piccolo ometto .
La mattina seguente tutti i nostri vicini di casa ci fecero una festa a sorpresa , mentre la sera dopo , i miei genitori ci fecero una festa a sorpresa con tutti i miei parenti !!!
Subito dopo alcuni giorni lo abbiamo iscritto a scuola , dove i compagnetti lo hanno accolto con una festa !!!
La nostra avventura voglio che si concluda con un episodio che ci ha lasciati a bocca aperta , dopo il primo Natale passato insieme : una sera , la prima della novena del Natale , dopo aver partecipato alla messa dalle clarisse , dopo aver visto suonare la novena da mia madre , quando eravamo soli in macchina , si mise a piangere . Alla domanda perché stava piangendo , lui ci rispose che piangeva di felicità , perché non siamo stati come quei genitori che lo presero con loro e la notte stessa lo riportarono in istituto insieme agli altri bambini . Ho sofferto tantissimo e ho pianto tantissimo , invece voi mi avete preso per sempre , ecco perché vi ho domandato per quanto tempo dovevo stare con voi !!!
Quando sentimmo questo dovetti fermare la macchina e siamo rimasti tutti e tre abbracciati stretti , piangendo a dirotto per più di mezz ‘ ora !!!
Lui è un bambino che ci ringrazia per tutto quello che facciamo per lui , per averlo adottato !!!!
Noi , dopo la bella esperienza ( anche se brutta ) abbiamo voglia di rifare un’ altra adozione , so che il Signore ci chiama a dare ancora felicità anche ad altri bambini sfortunati come lo era lui !!!!! Grazie di cuore
Salvo , Maria e Samuele